News: Olio: Differenze tra i vari prodotti. Alla scoperta degli oli extravergini e d’oliva Bertolli
L’olio si classifica secondo diverse categorie:
• Olio extra vergine di oliva
• Olio di oliva vergine
• Olio di oliva composto di oli di oliva raffinati e oli di oliva vergini
• Olio di sansa
Spesso al supermercato non facciamo caso alle diverse diciture e non di rado accade che queste diverse categorie di olio siano confuse fra loro. Tuttavia, ciascuna di esse ha in realtà caratteristiche differenti e non sono la stessa cosa.
Prendiamo in considerazione in questo articolo le due categorie di olio che sono più comunemente usate in cucina:
l’olio extra vergine di oliva e l’olio di oliva composto di oli di oliva raffinati e oli di oliva vergini.
“E’ un olio di oliva di categoria superiore, ottenuto direttamente dalla spremitura delle olive e unicamente mediante procedimenti meccanici”
Questo olio è una vera e propria spremuta di olive. Non è sottoposto a nessun trattamento e i passaggi sono soltanto quelli del lavaggio delle olive, la decantazione, la centrifugazione e la filtrazione.
Sotto il profilo organolettico (sapore e odore) non ha difetti. Il suo profilo può essere fruttato, amaro, piccante. Le verifiche di carattere organolettico sono fatte da un Panel Test, un gruppo di assaggiatori professionisti riconosciuti dal Ministero delle politiche agricole. L’acidità è molto bassa: non supera gli 0,8 grammi per 100grammi. Tutti gli oli che appartengono a questa categoria sono spremuti a freddo, ad una temperatura inferiore ai 27°. Se l’olio presenta difetti all’assaggio, o sotto il profilo chimico-fisico, non può essere catalogato in nessun caso come olio extra vergine di oliva.
“Olio contenente esclusivamente oli di oliva che hanno subito un processo di raffinazione e oli ottenuti direttamente dalle olive”.
Viene miscelato con una percentuale di olio extra vergine di oliva che varia tra il 5% e il 15%. L’acidità ha come limite di legge massimo i 2 grammi per 100grammi. Il suo gusto è estremamente leggero e delicato, quasi non si sente al palato. Il suo colore è molto tenue. L’olio di oliva raffinato può essere usato per condire, per cucinare ed è ottimo anche per friggere perché ad alte temperature non ossida i cibi.
Decidere di usare un olio extra vergine o un olio di oliva raffinato dipende essenzialmente dai gusti. Chi predilige sapori strutturati si orienterà verso un extra vergine, ricco di vitamine e polifenoli.
Chi cerca per la propria cucina un olio che non copra il sapore dei piatti può usare un olio di oliva raffinato.
Il contenuto di grassi in questi due oli si equivale perché l’olio, sia che si tratti di un extra vergine, sia che si tratti di un olio di oliva, è essenzialmente composto da acidi grassi insaturi che sono quelli più salutari.
Bertolli, la marca numero uno al mondo nell’olio d’oliva, rilancia la sua gamma prodotti, comprendente sia oli extra vergini di oliva di diverso profilo organolettico, sia oli di oliva, con una nuova veste grafica ed un nuovo look. Un rilancio che coniuga i tratti distintivi del marchio alla semplicità di lettura dell’etichetta, aiutando i consumatori nella scelta del giusto profilo organolettico. La gamma degli oli Bertolli, infatti, si compone di:
 
• Bertolli Extravergine Gentile, dall’aroma delicato ed un colore verde tendente al paglierino.
• Bertolli Extravergine Fragrante, dal carattere vivace che si distingue per il suo aroma invitante e fresco.
• Bertolli Extravergine Robusto, dalla grande personalità che offre un aroma ricco e gradevolmente deciso.
• Bertolli Extravergine Originale, dal carattere semplice e tradizionale, ideale per accompagnare i piatti più gustosi della tradizione in cucina.
• Bertolli Oliva Ideale per cucinare, ideale per cotture ad alte temperature fino a 210°, ma anche per friggere e per la preparazione di sughi e salse.
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